28.11.05

Cattiva Cattiva Cattiva!

non volevo arrivare a farmi riconoscere come la solita acidissima e distruttiva, corrosiva strga quale sono, eppure il tuo dolcissimo modo di non cpaire i miei modi del tutto diplomatici, garbati, educati, mi ha fatto malissimo!
Vuoi riflettere? E rifletti! Non pensare però che i miei quotidiani modi pacati, la dolcezza e la giocosità quasi felina siano frutto di chissà quale perersa macchinazione diplomatica, no, non c'è un'altra me, non sono così "dissociata", quella sono io e quella di questa notte sono pure io, ora tu mi dirai che mai avevi rintracciato nella mia persona la benché minima parte di quella che hai visto io sono questa notte. Bene! Significa che ho fatto un buon lavoro e che l'Amore sincero non aveva bisogno del contraltare imbastardito.
Hai detto che vuoi conoscermi, sono fatta "anche" così, non ero ancora stata tanto umiliata nel nostro rapporto, e la tua paura si è fatta più grande, mentre la tua fiducia nei miei confronti si è ridotta nuovamente ai minimi storici.
Ed io nuovamente cota cota, lemme lemme riprenderò tutto daccapo e ritesserò le fila dell'arazzo, con quei fili di lana che ancora restano intatti dopo che stanotte le mie unghia hanno distrutto quell'immagine di me che era parziale e che comunque tale rimane.
«Dicono che io non sia una persona buona» quante volte mi hai sentito dire una cosa del genere, e quante volte hai detto che volevi raccontato un atto che fa di me quello che dicono che io sia.
Ecco ora l'hai vissuto, un mio sfogo, l'amara e puntuale constatazione di un mio stato d'animo e della tua impotenza, sotto forma di sberleffo...
Sono cattiva? Anche, ma sono soprattutto innamorata, e non starei qua con la sigaretta accesa alle cinque del mattino con il freddo che fa e il vento che urla dietro la finestrella, a scrivere queste cose nel mio diario se non fossero...