17.12.04

La Mala Educacion

Se un giorno dovessi avere un figlio, e dovessi spiegargli cosa non è un omosessuale e chi è un opportunista credo che gli farei vedere un film come quello che ho visto avantieri sera al cinema. I nudi il sesso, il contesto della droga, del collegio, della sessualità e dell'omosessualità possono avere mille sfacettature e a parte qualche cavalcata tra uomini con la macchina da presa che inquadra solo i volti, credo che non ci sia molto di sconcio.
Lo stile di vita dei personaggi, di tutti i personaggi è però angustiante, shokkante. Il regista che sta nella villa con piscina olimpionica ma ritaglia le storie dai giornali per cercare l'ispirazione e fa al giovane attore un provino che per sei mesi si protrae tra le lenzuola, penetrando nel suo corpo ma non nel suo animo e nemmeno nel suo segreto.
Un uomo falso che per perseguire i suoi scopi ricorre agli stratagemmi peggiori e si cela dietro il suo aspetto, fa della sua bellezza una merce di scambio e commette i delitti più efferati, manipolando coloro che subiscono la sua malia.
Un noir nudo e crudo, diretto da un Almodovar in gradissima forma che riesce a far convivere i cento volti che accomunano il sud dell'Europa. Alcune inquadrature di un paesino potrebbero essere state fatte nella mia Sicilia o in Francia, piuttosto che in Spagna, i quartieri delle prostitute e dei tossici che somigliano nel loro fatiscente squallore a quelli che si trovano nelle Città del nostro meridione e che nulla hanno a che vedere con la suburbanità USA che tano cinema e tanta TV ci hanno abituato a vedere. Forse più romanticamente decadenti, ammantati di un'aria bohemienne tutta europea, ancora oggi attuale.
Non merita alcun commento invece la storia che sembra il cardine del film, ma che è solo un bellissimo artificio metacinematografico. La mala education dei collegi negli anni sessanta e settanta, un onta per la cristianità che rimarca la fragilità degli uomini e la miseria di certi mostri, che confondono pruriti immondi con sentimenti autentici, celandosi dietro i sottanoni neri. Esistono ancora oggi situazioni così border line? Al tramonto dell'Anno del Signore 2004, questo interrogativo sorge nella mia testa di ex collegiale, parrocchiano e oratoriano.