23.9.04

Si poteva fare...

Dice che si poteva fare, ma alla fine non se ne fa nulla, amarsi e non ritrovarsi, voglia di quotidianità, possiile, ma troppi casini, sono stata sul punto di dirgli quanto lo voglio, quanto mi piace il suo odore, la sua pelle, le sue labbra, ho giocato un poco con lui, meno del solito, ma non c'è nulla da fare, non ce la sentiamo nessuno dei due, è inutile.
Poi confesso che ero passata da sotto casa sua dopo che il macellaio mi ha dato buca, quello mi fa crescere le cosiddette e me le fa girare vorticosamente, non ci crederete, ma è dal 2002 che ogni tanto gli piglia e mi dice, dai ci vediamo, e poi buca! Ma sono cretina?!?!? Si un poco, ma se lo becco, anche per errore, finisce che gli faccio una faccia come un pallone aerostatico!
Amori interrotti? No, lui, quello dolce, con i capelli che sono la trappola su cui le mie dita adorano vagare come zampette di un ragno come una dolce spazzola sulla criniera di un leoncino... io e lui ci vogliamo bene, ce lo siamo detti, ce lo diciamo con ogni abbraccio, eravamo liberi per un momento, domani sono convinta che lui sarà nuovamente occupato, allora si...

Nella vita ci sono paradigmaticamente dei confini, dei peripli, dei perimetri da non varcare, non chiediamoci nemmeno il perché, magari sono cose temporanee, poi scompaiono, o si espandono, forse si restringono e ti trovi al di dentro o al di fuori, perché è quel confine che varca te.
Una questione di charma? Ma che ne posso sapere io povera strega? Ho chiesto pure ad una strega più agée, ma nemmeno lei conosce questo arcano, ci si innamora, ci si vuole bene, non c'è una regola, o meglio le regole ce le inventiamo momento per momento, anche con Lui, tanto dolce, tanto così, le mie dita sulla sua schiena tracciavano dei cerchi, mentre parlavamo e io ero inebriata, eravamo vestiti pure degli stessi colori, non lo so se se n'è accorto, ma fa nulla, discutevamo della solitudine e dalla nostra reciproca compagnia, bella! Lo sappiamo entrambe, siamo due svitati, io completamente pazza, Lui? Eh lui fa quello posato, scantona, certe volte devo strappargli le parole di bocca, ma forse nel silenzio potremmo baciarci dolcemente, come non facciamo da tanto tempo, o forse come non abbiamo fatto mai.
Sono presuntuosa nel dire che sarei una esperienza che non ha mai fatto, e che un pochetto di paura ce l'ha, un po' per non compromettere l'amicizia, un po' per il comune sentire, per tutto il dolce passato che ci lega. Eh se fossi esaurita e non pazza come sono avrei fatto io un bel nodo, tipo quegli innesti ben fatti, da durido, me li ha insegnati proprio uno che di quà passa spesso, un innesto, una intacca e un bel rametto verde, fiorito... e via, quando si stacca più! c'è una colla micidiale in certe fibre, basta saperle toccare. Corda in latino mi sa di Cuore che poi diventa Cardia, ma se sappiamo suonare le corde del cuore quale liquore ne esce? In certe corde si rimane impacciati, ma tanto e senza volerlo, la domanda poi nasce spontanea, e se quella a cui sono state toccate certe corde sono io? PAZZAAAAA!!!