15.3.05

Abbiocco postprandiale con anossia digestiva

Stanco, mattinata caotica, un testo in più per la materia tra poco più di un mese, c'errivarò mai? intanto non posso addormentarmi, devo andare fuori, pomeriggio per un lavoro, quindi nella mia testa passano mille immagini, solo quelle che vedo sul fondo del mare che si stagli azzurro fuori dalla finestra, placido con l'onda leggermente lunga. Non ho messo nemmeno un mp3, niente musica, solo il ticchettio della tastiera e il sottile fischio del computer acceso. Arriverà il momento, arriverò a farcela? Sbadiglio, come quando tento di applicarmi in una discussione dopo aere mangiato, mi scuso con me stesso, anossia digestiva, rumore di porte e controporte, lontano dalla tromba delle scale, potrebbe esserci qualcuno in arrivo, ma anche no, ho 40 minuti di relax, quando una finestrella si apre, Tano che vuole sicuramente un manuale di D&D che ieri non è riuscito a scaricare, vediamo...
Ecco che ha messo la foto dei panda che gli ho mandato ieri, quasi quasi ve la faccio vedere, l'ho trovata qualche giorno fa e ho pensato subito al carnevale passato, ma anche a molti carnevali fà quando ero disperato e innamorato, quando il mondo sapeva che ero alle Eolie e invece pogavo in una discoteca di riccione o distruggevo l'autostima della prof. Gatto Trocchi...

Il collo scrocchia lentamente, riparte il download, ci vorranno ore, io intanto continuo a scrivere, osservo il libro della materia che devo preparare e un brivido mi corre lungo la schiena. Ok dovrò cercare di fare il prima possibile, ma finire Machiavelli ora per poi tornare anche un solo momento su Lutero, mi fa venire la nausea, come il fatto stesso che dovrò montare in macchina oggi per andare a CasaBianca, avrei voluto andarci in un altro momento in un altro modo e per un altro motivo, per fare ben altro in quel posto più sperduto di quello in cui mi trovo io, questo trentottesimo parallelo che non c'è ma per noi c'è è sotto il mio sedere incollato e siccome è una linea io lo tengo bello schiacciato e non si muove, manco lo Tsunami lo sposta, forse come il fuoco del pendolo potrebbe essere uno dei punti fissi dell'universo. Certo se quata frase la legge Narses dice subito che potrebbe essere di Mikele, ma fa nulla il centro dell'universo è sotto il mio culo.
Intanto l'abbiocco si fasentire sempre di più e non so come le mie dita si lascino condurre per questo balletto folkloristico sulle mattonelle stampigliate con lettere tutte maiuscole, tutte definite, un ritmo cadenzato ma scorrevole, non c'è sotto la musica allora me la immagino, ma le dita seguono sempre il loro andamento. Il rumore lento del mare il fischio del piccì acceso, quanche refrain scandito dal backspace, la finestra di Tano lampeggia, non sento il mio respiro, ma so che c'è e sono tranquillo, non devo sforzarmi, non devo misurarlo, non devo imporgli nulla lui c'è e sta là. Il mantice dolce del mio petto, diceva qualcuna quando ci si addormentava sopra, fortuna che russo raramente, altrimenti sarebbe stato meno dolce. Ma che cacchio scrivo non lo so. Ultimo Sbadiglio, ve lo prometto, non sono Zeno, quindi chiudo questo post che mai finisce come mai potei finire di leggere Svevo.

4 Commenti:

At 11:10 PM, Anonymous Anonimo ha scritto...

Sembra di leggere un dizionario medico...
Vorresti aggiungere il tunnel carpale?
Ho deciso che chiamerò così d'ora in avanti la mia tendinite che s'é nuovamente aggravata. Tornerò alla laserterapia come da mio vecchio post?
Tunnel carpale somiglia però a una parola sconcia; meglio malattia del pianista e del chitarrista.
Hai fatto bene a non andare a casab(l)anca. Non scordare che zanzibar ci aspetta.
E' Svevo a non piacerti, o la coscienza?
vinsaint: un caro saluto

 
At 9:14 AM, Blogger TBO ha scritto...

Beh non a casa-blanca ma "bianca", e fortunatamente, benché fossi con due Marine, non ho beccato certamente Bush! Io potrei consigliarti di andare da un bravo maestro di Reiki, non so se nella Città Sabauda ce ne sono potrei chiedere, sicuro che ce ne sono, ma se con la laserterapia hai trovato giovamento allora...
E poi ci sono modi e modi di chiamare le cose, la citazione sarebbe da Zio Willy: »Forse che quella che chiamiamo rosa
cesserebbe d’avere il suo profumo
se la chiamassimo con altro nome?« Io sbadiglio dopo pranzo e mi viene l'abbiocco, nulla di che, certo i medici dicono la loro e ogni tanto possiamo anche canzonarli. Io aspetto le ultime materie per partire con te per Zanzibar, intanto contatto i mecanti di spezie e ti mando una lista di colori e di profumi se proprio insisti.
Infine non so se è più Svevo o la coscienza a non piacermi, non so se è la mia coscienza o quella di Zeno, o quella si Italo o forse è solo l'abbiocco, US: Ultimo Sbadiglio, promesso!
Un abbraccio Allure

 
At 1:42 PM, Anonymous Anonimo ha scritto...

Mi hai escluso il trigliceride!!!!
roftl
tulipa

 
At 2:16 PM, Blogger TBO ha scritto...

Tulipa! Tulipa! Tulipa!
I miei esami del sangue sono come quelli di un bel bebé niente trigliceridi, forse perché non mi soo mai abboffato di tuq... o erano luq ah no, di tuc, si ecco quei cosi mezzi dolci mezzi salti, tipo ritz che ti fanno venire trigliceridi e il fegato che bestemmia in aramaico antico!

Smak

 

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