30.11.04

Il Postino - Date che ritornano

Più di una volta ieri, battendo a tappeto tutti i comuni del comprensorio (quella lingua di terra che gli arabi chiamavano Ad-Darghat al Warta), ho rivisto molte persone del passato e mi sono lasciato andare al pensiero che ero (e sono) uno di quelli che "ce la sa"! Questo sarebbe più che altro un tributo di ringraziamento alla stima che gli altri hanno del sottoscritto, più che essere un autoincensarsi di prima mattina. Or ora mi giunge anche l'invito per la notte di capodanno al locale Circolo di Cultura, festa che ho rispolverato io negli anni della mia adolescenza (il fino a sera in corale polifonica e poi a fare il dj tutta la notte). L'invito ovviamente era per me e per la mia fidanzata, la mia fidanzataaa?! Caro e gentile Presidente, a parte che declino annualmente gli inviti che mi provengono dalla vostra istituzione, credete che, perché quest'estate ho fatto sfoggio di un poco di vita sociale, con una stupenda ragazza io voglia martellarmi le frattaglie proprio in quel posto in cui non metto piede da... tanto tempo se non in veste di giornalista?
Benché onorato e un tantino disgustato per il melenso invito rivolto a me e alla mia consorte, ritengo di non potere rispondere così anzi tempo a questa proposta (non l'ho forse già fatto?!!?), in primis perché sono single e in secundis perché se dovessi non esserlo più da quì a capodanno dovrei valutare se a persona che sarebbe al mio fianco avesse la tempra adatta per una entrata in "Haute societé" proprio a capodanno. Ah Capodanno, se fosse ancora quello dello scorso anno... Ieri pensavo al 22 marzo, data in cui io e Kikka eravamo assieme, dove? Al Joker. Paninazzo alla mano e derby capitale interrotto, quanto c'ho goduto quella sera, ma era ovvio che io non potevo stare in un locale dove proiettano una partita di calcio e qualcosa doveva pur succedere. E oggi?! Se penso allo scorso Capodanno con chi ero? Con Kikka, con Ciri e Tata, che tempi... e non è passato ancora un anno.

26.11.04

Rumori nella notte

Da troppo tempo ormai non riesco a fare un sonno pieno e continuato. Nella notte vengo sempre svegliato e disturbato da manifestazioni sonore che rimettono in moto la macchina del pensiero e riducono il sonno a poche ore seguite da uno stato penoso e pensoso di veglia che si tuffa disperata nuovamente tra le braccia di Morfeo (no non sono diventato ... Morfeo è il Dio del Sonno per i greci!). La notte scorsa un lungo lamento invadeva tutto il quartiere e si ripeteva ciclicamente, appena ridestato era una cosa da strappare il cuore in due, invece tornando in sensi riuscivo a percepirvi qualcosa di metallico. Come le precedenti sere gli effetti speciali erano dovuti a dei lavori che stanno facendo le Ferrovie non troppo distanti da casa mia. E pensare che ho i vetri doppi con camera d'aria per insonorizzare la stanza!Ma parliamo di cose simpatiche, ieri sera stavo salterellando da un canale all'altro quando ho beccato la Cammela (Carmen) nazionale che cantava da Salvo La Rosa, c'era pure super Pippo (Baudo, non Inzaghi!). Non ci siamo mai presi troppo io e Carmen, sin dai tempi della capanna, comunque m'ha stupito, ha eseguito senza accompagnamento "E vui durmiti ancora". La trasmissione era una puntata registrata non so quando, ma credo che chiamerò il giornale (stesso editore della TV in questione) per farmi dare una copia del nastro, detto da me suona come un complimento. Ieri è anche tornato alla ribalta il mitico "uomo bionico"che mi ha contattato per lavoro, però mentalmente la sua presenza mi ha fatto tracciare un percorso a rebour molto bello nella mia vita canora, chissà se me la musica una versione di E vui durmiti ancoraaa...

24.11.04

E lei tra noi...

Mi viene in mente una canzone della Pravo, credo...Ieri pomeriggio eravamo nello studio della Kirasama.net nonché sede della redazione di Xamuel.it (se questa esiste veramente!) guest-star era Lui che sembra muoversi proprio come a casa sua, sempre bello, anche se cambiato (per amore?!?!). Ci vedo un filo in più di mesta maturità che gli da un fascino ancora maggiore di quando si presentava a casa mia per altri motivi. Però ieri, il cavaliere per eccellenza non era solo. Ruffiano come un gatto era con la sua gattina (morta?!?!?) e non perdevano l'occasione per farsi le fusa e accapigliarsi per poi fare nuovamente le fusa. Lei che non dev'essere nuova alla compagnia di TBO & Co. era completamente a suo agio tra una postazione e l'altra. Per me non c'era altro che lui nella stanza, ma l'alone di quella gattina morta dal visino smunto mi ha fatto girare ampiamente quelle appendici che non ho. Ma si può? Il giovane cavaliere sapeva perfettamente che io sarei stata là e non ha esitato a mettere tra noi questa miserrima figura di donna che non ha paragone con la presenza della sottoscritta. Che atto vile, proprio nel sacro tempio del trentottesimo parallelo.Ovvio che TBO è all'oscuro di tutto, di quello che c'è stato e di quello che ci sarà, ma probabilmente questo è un messaggio che vuole confessargli perché il mio umore per il resto della serata è mutato così radicalmente.

23.11.04

Più dormo e più voglio dormire

La Televisione ormai ci propina solo il Grande Fratello e i suoi surrogati, pensavo che il top dell'edonismo etereo fosse la bautyfarm, ma i ragazzetti incazzosi di "Campioni del cuore", sono ancora più truzzi dei veccchi cantanti e di Sandro del GF che si scopa Jonatan (non so dove mettere l'acca, fate voi). Risultato, me cala la palpebra, come direbbe una famosa e vecchia pubblicità. Eh si, di pubblicità come quelle non se ne fanno più, forse mi tenevano sveglio davanti la TV, invece ora c'è la ragazzina che c'ha i brufoli, ma che alla fine si esibisce con una maschera, mi ricorda molto "Pieraaaa" (al secolo Roberta R.) con la faccia incazzata e depressa e livelli di acidità che non si sopportano, ma le vogliamo bene così com'è soprattutto Femme Fatale!
Ma chi è Pieraaa? La moglie del panettiere di Colorado Café, non l'abbiamo mai vista, ma io me la immagino proprio così.
Intanto il sonno mi attanaglia, sono nella fase di stesura dei riassunti di Storia dei Trattati e Politica internazionale e ho già il materiale per buona parte del programma di Diritto Privato Comparato (che potrò dare solo dopo Istituzioni di diritto Privato) e il libro per la tesina di Storia delle Dottrine! OK mi sto portando avanti con il lavoro, non ci crederete, ma è così.
Voglio qualche pubblicità seria però, perché ieri pomeriggio ero da Sandra a vedere Ally McBeal ed è morto anche Billy Thomas e sebbene avessimo visto tutti quella puntata eravamo troppo tristi, che palle insomma basta, ribelliamoci a Nonno Libero e a Madame, ai Manzi di Paso Adelante e del Circolo di Maria De Filippi, vogliamo un poco più di cose interessanti e non di immagini buone a stimolare ormoni femminili (che poi pretendono sempre l'addominale a tartaruga e il viso imberbe degli iperormonati!), e che deviano molte passioni maschili sottomettendole allo share!

21.11.04

Auguri Gianluca e Simone

Tralascio tutto quello che avevo già scritto, dico solo che dopo

  • una miserrima giornata di cacca,
  • 8 piadine farcite ingurgitate dalle 19.00 alle .20.45 a partire da quella alla nutella passando per quelle con i salumi su su fino ad arrivare a quella con le melanzane sottolio (piatto transnazionale),
  • un malditesta formato famiglia lancinante
  • la serata più noiosa che io ricordi passata dalla "Zia Franka"
  • e dulcis in fundo le palle ad elica...

tutto è passato con l'incontro del mio vecchio amico Rocco con il quale da bravi dandies non abbiamo ripercorso i vecchi tempi, ma ci siamo proiettati verso il futuro! La serenità che mi ha messo ha avuto un potere taumaturgico su di me! Peccato che pur vivendo nello stesso quartiere non ci vediamo mai, ma daltronde è bello così, altrimenti, credo che ci annoieremmo (impossibile a dirsi, conoscendoci!!!).

Infine i miei auguri a Gianluca che sta scorazzando per lo Stivale, non so perché guardandosi bene dal capitare nella nostra bella Trinacria! Senz'altro la Dea Bendata ci farà rincontrare, non ho dubbi. Gli auguri di vero cuore vanno anche a Simone, mio chitarrista nella storica edizione di Mokarta registrata oltre un anno fa a casa sua! Mi spiace non essere andato alla sua festa a cui pare tanto ci tenesse, ma sarei stato una pessima compagnia e questo non sarebbe stato giusto. Sarà per la prossima, come sempre all'improvviso ed è giusto che sia così!

17.11.04

Voglia di scappare

Oggi ho voglia di scappare, la giornata è cominciata in maniera traumatica con mia madre che ha aperto la persiana della mia cameretta, ma senza intimarmi di lasciare le coperte, il sole non si era ancora nascosto dietro il nuvolone dietro cui è adesso, il mare è argentato.
Vorrei scappare, troppo tardi per andare a Messina, dove potrei trovare Yomo e sua cugina in arrivo dall'Emilia-Romagna.
Vorrei dire, domani è un'altro giorno, ma sono parti troppo da Rossella e francamente me ne infischio.
Insomma ancora non connetto troppo bene e in queste giornate di alta produttività non posso permettermelo, ora comincio una bella schematizzazione della storia dei tratati, comincio col tappezzare la libreria di fogli bianchi che comincerò a riempire di mappe, di date, di spostamenti, di foto grafie, di didascalie, se protestano s'attaccano, ho sempre studiato in questa maniera! Ma stavolta devo essere breve e conciso, non voglio lasciare nulla al caso, ci tengo a prendere un buon voto almeno in questa materia.
Diverse settimane fa ho parlato con uno dei collaboratori del professore, mio ex collega e coetaneo, si ricordava di me quando miravo alla qualità, uno stimolo che mi ha portato a dire che almeno in questa materia (visto che cmq è abbastanza in linea con quelle che più mi piacciono), posso fare bene.
Però quanta voglia di mollare tutto e partire, di andarmene a zonzo per l'Italia. Il fatto è che non ho una meta vera e propria. Allora al lavoro, produttivo e stop.
Forse sono diventato noioso, un brontolone vestito di nero (perennemente) che esce per lavorare o studiare. Mi manca per ora la sana voglia di ricerca, faccio solo analisi. Anche la vena produttiva ne risente, questo lo vedo dai miei ultimi lavori che non mi soddisfano troppo, ma fa nulla, se piacciono ai clienti o all'editore allora va bene così.
C'è quella specie di crisi ovattata che ancora non è scoppiata, magari appena mi troverò con le mani in mano mi sgretolerò, però per ora faccio l'eroe (non supereroe perché quello sarebbe la regola di quando sto bene!)...

16.11.04

Draunara - Tempesta TBO!!!








Stamattina
appena arrivata al bar vicino la scuola ho preso in mano "La Sicilia"
giusto per leggere l'oroscopo e vedere cosa c'è d'interessante in prima
serata, ma in prima pagina vedo la firma del nostro mitico VinSaint- TBO e
la foto di una "draunara" ovvero di una tromba marina, lo chiamo per
complimentarmi, pezzo in prima pagina!!! WOW! Quando si applica è
veramente bravo a sintetizzare anche un uragano! Ma il vero evento
fenomenale è lui, non so se la politica di redazione corrisponde proprio
al suo stile di vita, ma credo proprio che lui scriva solo in eventi
eccezionali, e arriva tale e quale una draunara, come un uragano si
abbatte in prima pagina per parlare di quello che vuole lui, al diavolo la
politica o i fatti di costume, quando vuole risorgere dalle ceneri è come
una fenice e torna in grande stile, festeggiato con i massimi onori di un
pezzo da prima pagina, bello, al centro che non sfugge, con la foto che ti
colpisce più di una modella o di una strage del sabato sera, una tromba
marina!!! Solo lui poteva farlo e l'ha fatto, in maniera straordinaria,
sono contentissima che è uscito fuori dal limbo.

Il prossimo articolo su cosa sarà? Gli incendi estivi sono spenti, i roghi
di auto sedati, se sommosse in consiglio comunale lo annoiano... restiamo
in attesa!

11.11.04

San Martino - Festa sul trentottesimo parallelo nord

»certe cose si fanno quando non puoi dormire
quando viene la luna e ti chiede di uscire
senza alzarti dal letto scavalchi il davanzale
e voli senza ali e non ti puoi far male.
Il paese che dorme non ti vede passare
ma lui non sta dormendo, ti sentirà arrivare.
E sei dentro il suo letto che gli pesi sul cuore
che lo chiami per nome e gli gridi l'amore
lo cavalchi ridendo, sembri un ombra di mare
e lo lasci sfinito che comincia a albeggiare.
Certe cose si fanno!
E rientri volando come sei arrivata
sei di nuovo nel letto sono appena affannata
il tuo uomo si alza esce preso al mattino
non s'è accorto di nulla pur dormendo vicino
ti verrebbe da dirlo lo vorresti gridare
ma si sa certe cose non le puoi raccontare«


E' una voce nella notte, quasi il canto di un essere mitologico che ti avvolge e ti affascina, le parole che scorrono lontane dal letto, ad un altro letto, da una bocca voluttuosa ad un orecchio arso, forse arido, e conviene pensare che sia proprio così, senza che possa darti nulla, con l'illusione che rimane tua, con i ceffoni che dovresti dare a te stesso e le lacerazioni dell'anima che si fanno sentire, Veleno la tua voce, con la dolcezza e la passione delle parole che nascondono gli effetti mefitici. Quanto sono lontano dal mondo? Trent'anni fa 50 km non sono riusciti a dividere un Amore, oggi questo ragionamento mi ha ferito, e dovrei non scrivere più d'Amore, perché non riesco più a volare. Mi sembra una di quelle commedie inglesi dal retrogusto amaro quella che si prepara per il divertissement di questa sera di San Martino. La nebbia agli irti colli non sale, ma la pioggerellina e gli acquazzoni affogano il dolore e rendono ovattato il tonfo dei cuori che si perdono, che cadono, come castagne. Unica differenza è che le spine stavolta sono rivolte verso dentro, non verso l'esterno. Basta una leggera pressione di chi vorrebbere raccogliere questo dolce frutto che ne vedi colare la linfa, questo sangue avvelenato dalle parole. E si ritorna alle macchinazioni di ogni giorno. Con l'amaro della pelle delle castagne che ancora non hai mangiato. Quella sensazione cerosa di amaro ovattato, che forse contiene la nebbia che non riesce a risalire gli irti colli troppo vicini al mare, al abisso in cui sprofondi. E il piede che dovresti tenere nel fantastico è impantanato, proprio perché patisce di quel veleno che scorre dalle tue stesse labbra, o forse dalla tua mente. E la gnometta Serendipity col suo abito color di vino corposo, trapunto di fiorellini sorride appoggiata ai piedi del castagno da cui è caduto il tuo cuore trafitto dal suo stesso riccio. Non c'è nulla di eroico e di geniale, si torna ad essere invisibile, banale, dello stesso colore dello sfondo.

3.11.04

Il Mare d'Inverno









Il mare d'inverno è come un film in bianco e nero visto alla TV, è
verso l'interno una nuvola dal cielo che si butta giù... Oggi per
sovrammercato non potevo aggiungere alla lista del mio lettore di mp3
anche questa canzone. Le onde sbattono con forza sulla strada sotto il
mio balcone, il vento sibila da sud e da est, mi trovo davanti un muro
di grigio che passa per le sfumature del blu intenso e dell'azzurro acqua.
La spuma del mare bianca raccoglie pezzi di un passato ancora troppo vicino,
e non so volare "senza ali e senza rete". Passano i giorni,
sento GG che mi rimprovera perché non riesco a toccare libro, come
posso darle torto? Passa molta musica, non troppo nuova, come sempre,
ma ci sono sempre gli stessi refrain. Sono degli agguati ai miei nervi
quelli che la disperaione di GG mi fa. Non posso darle nemmeno torto,
ma non trovo la forza per uscirne oggi. Penso che ieri era estate, ma
non è una cosa poetica, ieri era proprio estae, domenica si era
andati anche al mare, oggi è solo mercoledì e tutto è
cambiato, il mare d'inverno non è solo dentro di me, ma batte forte
sotto il balcone. E non c'è Romeo, non c'è Giulietta, che
se fossi stato a Verona, forse sarebbe stato più facile, forse
non sarebbe cambiato nulla, chi può dirlo?! Oggi non riesco a guardare
lo schermo, stranamente guardo le mie dita che picchiettano sui tasti,
sento nell'aria dello studio l'insofferenza per quello che sto facendo
e per quello che non sto facendo, e forse solo per la mia stessa essenza
di stupido 27enne che non riesce a realizzare quello che gli altri vorrebbero.
Mi viene in testa la discussione fatta dopo la lezione di diritto privato
comparato con dei "colleghi" già laureati in cerca di
lavoro, che si lamentano della disoccupazione e mi chiedevano come mai
non avessi deciso di finire prima il mio corso di studi, completandoli
o abbandonandoli, per dedicarmi alla vita che loro non hanno fatto e che
non sanno quando intraprenderanno. Il Lavoro. Forse perché io amo,
perché soffro, perché il corso della mia vita è segnato
qua e la da qualche rapida, da qualche ansa, ma non so ancora quanto è
distante il mare aperto, so che il fiume che avevo incrociato non confluisce
più, nel mio letto, forse troppo stretto per tutti e due. Sono
solo, scorro, vorrei che non mi saricassero dentro tutte le schifezze
che mi insudiciano, invece mi sento sporco e solo verso un mare che non
so nemmeno se esiste. Il mare d'inverno è un concetto che il pensiero
non considera, è poco moderno, è qualcosa che nessuno mai
desidera. Ed io non riesco nemmeno a parlare con me...

Lavori in corso e nuove rubriche

Esiste una redazione di Xamuel.it? Crediamo proprio di si e la cosa più bella è che riesce a mobilitare un numero ragguardevole di supporters nelle occasioni più particolari. Nei giorni scorsi con l'uscita della seconda serie di articoli, la mobilitazione è stata generale, sul trentottesimo parallelo nord c'era un andirivieni forsennato di persone, di disketti, cd-r, memorie usb, bott e cct...
L'assillo di TBO che si affanna alla ricerca di immagini, le telefonate con ryh18 che non è mai reperibile nei momenti giusti. Insomma, si respira aria di nuovo sul trentottesimo parallelo. Dai fumetti alle opininoni, dai saggi sulla tortura e l'iconografia cristiana ai rotolini di ciccia (anche se le presente ne è esclusa non è detto che non sposi la causa per un futuro possibile!!!)...
Potreste pensare che tutto fa brodo, invece, TBO e collaboratori vari sono minuziosissimi nella raccolta delle ispirazioni, manca la parola del grande capo sulla situazione dell'Inquisizione Aliena, ma chissà, forse per il momento si astiene dal commento. Io non c'ero, perché sono una distratta frequentatrice della terrazza sul mare che fa da salotto buono del trentottesimo parallelo dopo il decadimento del Gazebo di Mena, ma posso dirvi che l'ingranaggio a quanto pare funziona e che siamo praticamente tra di voi, con visi noti e immagini che vi siete creati di noi... Chissà, l'importante è che vi teniamo d'occhio.