31.3.05

Conoscersi meglio...

Ogni tanto arrivano ancora quelle lettere in cui ti si propone uno scampio di informazioni del tutto personali e superflue che mi aiuta a fare il punto della situazione, ovvio è che invece di rispondere categoricamente mi prendo la licenza di glissare o ironizzare qua e là...

Nome completo: VinSaint – The Big One (sempre meglio che quello reale-monarchico)
Sesso: ogni tanto
Segno zodiacale: Leone – Ascendente: Genio della Lampada
Capelli: Biondo ottone chiaro
Occhi: Marrone/verde-salvia
Stato di nascita: Italia
Residenza: 38°N - 15°26'E
Animali domestici: un laureato in Sci Politiche di nome Narses
Studi: Facoltà di Scienze Politiche - Indirizzo Politico Internazionale
PreferitiCanzone: Una per ogni occasione
Film: Il nome della Rosa
Libro: Se una notte d’inverno un viaggiatore
Autore: Italo Calvino
Animale: Felini in genere
Giorno della settimana: domenica
Colore: rosso oppure verde acido
Pietanza: parmigiana di melanzane
Materia a scuola: non me lo ricordo più…
Negozio: Camiceria, mi sento coccolato, ed esco leggerissimo (ehmmm…)
Città: - - -
Paese: Inghilterra
Sport: Formula 1
Gioco da tavolo: Dungeons & Dragon
Macchina: Ferrari - Testa Rossa
Gelato: Cioccolato e Nocciola, rigorosamente artigianale
Stagione: Estate
Mese: Agosto
Vacanze: Sempre e comunque
Fiore: Cappero
Cartone: Lupin - Pollon
Profumo: Eternity
Hobby: scrivere e giocare a D&D
Sapore: quello di un bacio
Fragranza: della pelle dopo aver fatto l’amore
Quote: “Non aspettatevi troppo dalla fine del mondo”
Parola: avya-và!

- i tuoi genitori sono all'antica? Non apparentemente
- dividi la camera con qualcuno? Con la collezione DVD di Sex and the City e un poster di Allure - Linkontrovertibile realizzato dall'abile obiettivo di Damiano
- hai parenti all'estero? Per loro fortuna…
- hai amici pervertiti? Tutti
- quale è stata la lite peggiore? Successa troppo tempo fa.
- hai mai odiato qualcuno? Sono umano…
- se qualcuno parla ingiustamente di te che fai? Per oggi lascia stare, per oggi non ti arrabbiare…
- hai mai rotto amicizie? Si
- hai cercato di riallacciare il rapporto? Se rompo io le persone cessano di esistere per me
- hai mai litigato con qualcuno? Si
- odi qualcuno? Vedi sopra…
- quante persone? Questa è invadenza, vuoi gli indirizzi?
- si è mai realizzato un tuo sogno? Certo, ma non lo sapevi che Babbo Natale legge questo Blog?!
- progetti per il futuro? Laurea
- hai mai montato un asino? No
- hai mai montato un cavallo? Forse
- hai mai montato un cammello? Prima o poi…
- La chat è un pericolo? Naaa
- Che abbonamento usi? Smart5
- Che musica ascolti: Tutto eccetto Gigi d’Alessio
- Che musica ripugni: D’Alessio, Di Risio, e la Tunz Tunz
- E' facile smettere di fumare? Prima bisogna cominciare

Cosa ne pensi di...
- Il Papa: grande diplomatico che se ne sta per andare
- Dei medici legali: dovrei astenermi dal dire che vengono rappresentati sempre come persone con qualche mania, ma è sufficiente guardare CSI, NCIS, La Squadra et similia…
- Le letterine: Tutte raccomandate… A me ancora non ne è arrivata nessuna.
- Le iene: ridens
- Michelle Hunziker: Barbie in versione Helvetica
- Delle ragazze che portano la gonna cortissima: ne ho già parlato…
- Dei transessuali: si vede che glie ne avanzava un pezzo
- Delle prostitute: rivolsi la stessa domanda ad Andreotti nel 2001
- Dei politici: fanno un mestiere come un altro e hanno stipendi da urlo.
- Di te stesso: correttezza impone che siate voi che leggete a farvi avanti
- Hai mai dato dei soldi a un barbone? Si
- Hai mai bigiato la scuola? Si
- Hai mai vomitato dopo una sbornia? Pas encore
- La gioia della vita: la musica
- Prima di morire vorresti: sorridere
- Hai ancora 1 giorno di vita, cosa fai? Porto il calendario un giorno indietro
- La fine del mondo è vicina? Non me ne curo molto…
- L'uomo discende dalla scimmia? Avete mai visto Narses?
- Preferisci Roma o Atene? Atene…
- Sposeresti una principessa? C’ho provato…
- La tua paura più grande: non è elegante dirlo
- La persona a cui tieni di più: posto vacante
- Meglio essere amati o amare? Sarebbe d’uopo che s’accompagnassero l’un l’altro
- Hai mai preso l'ecstasy? No
- Un attore\attrice italiano\a che ti somiglia: Nessuno
- Se potessi essere un personaggio famoso per un solo giorno chi vorresti essere? Io sono già famoso!
- Ti piace recitare? Solo su di un palco, mai nella vita…
- Ti piace cantare? Ehmm, direi di si
- Ti piace ballare? Un tango appassionato
- Ti piace essere al centro dell'attenzione? No no voglio essere come un MIB

Un luogo dove :
- Pensare in santa pace: di notte in macchina parcheggiato da qualche parte
- Leggere: la mia scrivania
- Piangere: davanti al PC
- Divertirsi: ovunque
- Sentirsi bene con se stessi: tra le braccia della persona amata
- Parlare con qualcuno: in macchina tornando da chissà dove
- Ricordare belle cose del passato: il balcone sul XXXVIII parallelo nord
- Organizzare una bella uscita con gli amici: in campagna

Un abito con cui :
- Sentirsi a proprio agio: tuta da ginnastica
- Sentirsi a disagio: troppo aderente
- Sentirsi belli: Dipende dal momento
- Andare in giro ogni giorno :tuta da ginnastica o jeans e maglione, maglia, maglietta…

30.3.05

Il Re e il Druido

Vagavo prima dell'alba di ritorno dall'ultimo sabba, il lungomare e la piazza nuova erano avvolti dalla particolare nebbia che qua viene detta "La Lupa". La visibilità incerta ha reso l'andamento del mio mezzo lemme, mentre venivo guidata dai sensi acuti di un piccolo pseudodrago. Attraversato il lungo ponte privo di illuminazione, alla seconda svolta mi trovo a percorrere nuovamente la via del mare: l'illuminazione giallo intenso e la lupa facevano sembrare gli alberi, ancora spogli allineati al margine della strada, lo sfondo di un romanzo dell'orrore di epoca vittoriana. Avvolte nella nebbia due figure solitarie, nella notte che non decide ancora a farsi giorno, quando per gli astronomi l'anno fa il suo inizio e il buio ha la stessa durata della luce.
Entrambe alti, uno canuto nella lunghissima barba che sembra di secoli, i capelli che scendono sull'ampia veste; l'altro corpulento e barbuto sembra più giovane ma sebbene la barba e i capelli siano sensibilmente più corti si direbbe provenga anch'esso dalla profonda notte dei tempi. Il vecchio druido camminando lentamente si appoggia al bastone nodoso ascoltando le parole dell'uomo pacato che con una riverenza appena celata dal piglio altero del suo rango sembra discutere le sorti del mondo intero. La nebbia li risucchia e appena scorgo il viso giovane ma familiare del Re Orso e del suo maestro Merlyno che discutono sulle rive del mare che ancora oggi viene incantato da Morgana o risucchiato dalle antiche fauci di Cariddi. Artù del SanGreal (o San Graal??!!!) non perde lo splendore della sua giovinezza e la possenza dell'orso che sta a simboleggiare la sua stirpe... Domani un'altra lotta come ogni giorno si combatterà all'insaputa della nostra intera specie.

26.3.05

Sabato del villaggio

Silenzio in casa mia, che bello, ho dormito solo poche ore, ho mille e un pensiero per la testa, Grozio si è stancato di aspettarmi sulla scrivania ed è andato a fare con la prima granita dell'anno, Caffé con Panna e una Brioche... Non condivido i suoi gusti, resto in casa e faccio una telefonata, la tastiera copre il libro e le mie parole sono l'unico rumore, "la lupa" della scorsa notte ha lasciato il mare immbobile come una enorme lastra di un colore indefinito forse madreperlato, la stessa nebbia è ancora nei miei occhi, adesso c'è solo il ticchettio delle mie dita sulla tastiera e il mio respiro alterato dalle mille allergie.
Sveglio da due ore ormai con pochissimo sonno, riesco a godermi maggiormente questo momento di solitudine, non so perché, la festa si sente nel silenzio. Oggi è festa prché non c'è nessuno che fa squillare i troppi telefoni che ci sono in questa stanza, anzi in questa casa.
Oggi la solitudine non pesa, ma è forse il regalo che ho trovato nell'uovo di pasqua che nessuno mi ha donato, che non ho ricevuto né comprato. Non ho molti minuti ancora, perché poi come una calata di barbari si faranno avanti tutti, anche se pochi numericamente troppi, messi la a sciupare il silenzioso regalo di questa mattina di festa. Non sento nemmeno il fastidio dell'allergia, ma sono rilassato con gli occhi ancora intorpiditi che preferiscono stare chiusi, anche adesso che sto lasciando queste ulteriori memorie. 22 anni di tastiera mi permettono di scrivere senza eccessivi errori, non usando magari tutte le dita, perché nessuno me l'ha mai spiegato, ma abbandonandomi allo stesso istinto che uso per le parole che inanello, una dietro l'altra.
Un tempo in altre circostanze si sarebbe detto -Click-.

22.3.05

Quanto c'è di Buono e quanto di Cattivo in questo Blog

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A voi i Commenti...

20.3.05

Scusa Patrizio!



Oggi è la domenica delle Palme, non sono più uno di quelli che va spesissimo in chiesa, e non sono mai stato legato a voti o fioretti, nemmeno quando ero piccolo. C'è però una cosa che confeso, ho mancato ad una specie di piccolo rituale che ogni anno faccio, senza un vero e proprio perché...
Bere almeno un sorso di birra ogni 17 marzo, in onore di Patrizio. Con tutte le vicissitudini di questi giorni proprio l'ho dimenticato, la sera successiva me ne sono ricordato in un pub durante un concerto, ma avevo un'acidità di stomaco tale che non me la sono sentita eppure non mi sarebbe costato nulla chiederne un sorso a qualcuno degli amici (che penso sappiano del fatto che a me la birra non piace e che ne bevo un sorso solo in quell'occasione)...
Ora sono passati diversi giorni e mi sentivo in dovere di scusarmi con Patrizio (Si lui e Claus passano a leggere questo Blog, e un regalino l'anno per natale me lo fanno sempre!). Lo scorso semestre ho preparato e dato una materia con un libro sull'Irlanda e cominciava con una bellissima canzone (che fa tanto GDR) di cui non ricordo il testo. Morale della favola, prima dell'esame sorso di birra mattutino al bar e resto della bottiglia ad uno sconosciuto che ha tracannato alla mia salute. Il collega che mi ha interrogato (si xké sono così stantio in facoltà che mi interrogano gli ex colleghi) mi ha chiesto della Jugoslavia ma avevo un dolore alla spalla e il ballo di San Vito non avrei potuto farlo...

Lutero e il Cabaret secondo me...

Il sottotitolo adeguato sarebbe, "come rendere interessante la presentazione di una tesina all'università", ovvero la motivazione che mi ha spinto a rischiare di essere cacciato mentre sedevo in cattedra con Professore e Assistente di Storia delle Dottrine Politiche.
Sono contento non tanto dei complimenti ricevuti dal docente, né dal fatto che invece dei 7 minuti canonici mi abbia concesso a più riprese interventi per un totale di 74 minuti... Sono soddisfatto dell'interesse che ho suscitato in un cospicuo numero di colleghi che sono entrati in aula attirati dalla voce e dalla discussione, posata e ironica sul giovane Lutero che sofferente e patito per la colite nervosa preparava i suoi sermoni nella latrina con il librone delle Scritture, come potrebbe fare un qualsiasi studente sotto esami, preso dagli stessi spasmi che non lascia il mazzo di fotocopie o il libro di testo, nemmeno nell'urgenza dovuta agli spasmi enteroviscerali!
Non è stato facile fare quadrare tutto, però ce l'ho fatta e ho strappato assieme ai consensi cattedratici, i sorrisi dei miei ragazzi più giovani che forse hanno gradito maggiormente un intervento così di una lezione classica. Ovvio che non tutto quello che ho detto fosse facezia, ma questa può essere il grimaldello per le orecchie meno abituate all'ascolto e per le menti più coriacee nei riguardi dell'apprendimento. Come al solito un commento è giunto infine da qualcuno che attendendo la fine della lezione mi ha fermato congratulandosi dicendo: »Sembrava quasi che tu sedessi abitualmente a tavola con Lutero« e io non ho potuto che confessare che la cucina del convento agostiniano era troppo minimalista per il mio palato...

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Questo post è stato vomitato dal blog non chiedetemi come, è stato comunque scritto il 07/03/05...

17.3.05

Il mio Tamaboy ci ha lasciato, è stato un fedele compagno di giornate passate al computer per quasi due mesi. Mi mancherà.

Il Golem

Sveglia con il mal di schiena, ho perso punti ferita per creare un golem di pezza una specie di patchwork! Nel "Tomo e il Sangue" ho letto che spesso le due classi di cui si interessano hanno in progetto di crearsi un golem. Questa notte dopo le sue dolcissime parole, che passavano per l'etere e da lontano mi coccolavano come una dolce ninna nanna l'istinto è stato proprio quello, mi sono messa in posizione fetale e ho abbracciato le coperte arrotolate su di un lato del letto restando completamente scoperta. Era lui nei miei sogni che abbracciavo, era quella voce mi aveva ipnotizzato, era il suo corpo che stringevo in quel golem di pezza. Ora mi stiro come una gatta e il malessere passerà, perché sono contenta che lui ci sia e mi sento viva grazie al suo sentimento.

15.3.05

Abbiocco postprandiale con anossia digestiva

Stanco, mattinata caotica, un testo in più per la materia tra poco più di un mese, c'errivarò mai? intanto non posso addormentarmi, devo andare fuori, pomeriggio per un lavoro, quindi nella mia testa passano mille immagini, solo quelle che vedo sul fondo del mare che si stagli azzurro fuori dalla finestra, placido con l'onda leggermente lunga. Non ho messo nemmeno un mp3, niente musica, solo il ticchettio della tastiera e il sottile fischio del computer acceso. Arriverà il momento, arriverò a farcela? Sbadiglio, come quando tento di applicarmi in una discussione dopo aere mangiato, mi scuso con me stesso, anossia digestiva, rumore di porte e controporte, lontano dalla tromba delle scale, potrebbe esserci qualcuno in arrivo, ma anche no, ho 40 minuti di relax, quando una finestrella si apre, Tano che vuole sicuramente un manuale di D&D che ieri non è riuscito a scaricare, vediamo...
Ecco che ha messo la foto dei panda che gli ho mandato ieri, quasi quasi ve la faccio vedere, l'ho trovata qualche giorno fa e ho pensato subito al carnevale passato, ma anche a molti carnevali fà quando ero disperato e innamorato, quando il mondo sapeva che ero alle Eolie e invece pogavo in una discoteca di riccione o distruggevo l'autostima della prof. Gatto Trocchi...

Il collo scrocchia lentamente, riparte il download, ci vorranno ore, io intanto continuo a scrivere, osservo il libro della materia che devo preparare e un brivido mi corre lungo la schiena. Ok dovrò cercare di fare il prima possibile, ma finire Machiavelli ora per poi tornare anche un solo momento su Lutero, mi fa venire la nausea, come il fatto stesso che dovrò montare in macchina oggi per andare a CasaBianca, avrei voluto andarci in un altro momento in un altro modo e per un altro motivo, per fare ben altro in quel posto più sperduto di quello in cui mi trovo io, questo trentottesimo parallelo che non c'è ma per noi c'è è sotto il mio sedere incollato e siccome è una linea io lo tengo bello schiacciato e non si muove, manco lo Tsunami lo sposta, forse come il fuoco del pendolo potrebbe essere uno dei punti fissi dell'universo. Certo se quata frase la legge Narses dice subito che potrebbe essere di Mikele, ma fa nulla il centro dell'universo è sotto il mio culo.
Intanto l'abbiocco si fasentire sempre di più e non so come le mie dita si lascino condurre per questo balletto folkloristico sulle mattonelle stampigliate con lettere tutte maiuscole, tutte definite, un ritmo cadenzato ma scorrevole, non c'è sotto la musica allora me la immagino, ma le dita seguono sempre il loro andamento. Il rumore lento del mare il fischio del piccì acceso, quanche refrain scandito dal backspace, la finestra di Tano lampeggia, non sento il mio respiro, ma so che c'è e sono tranquillo, non devo sforzarmi, non devo misurarlo, non devo imporgli nulla lui c'è e sta là. Il mantice dolce del mio petto, diceva qualcuna quando ci si addormentava sopra, fortuna che russo raramente, altrimenti sarebbe stato meno dolce. Ma che cacchio scrivo non lo so. Ultimo Sbadiglio, ve lo prometto, non sono Zeno, quindi chiudo questo post che mai finisce come mai potei finire di leggere Svevo.

9.3.05

Esbat della luna nuova

Luna China, Luna Vacanti,
pigliati i me affanni e ti li porti avanti
luntanu luntanu unni la musica si senti
ma si senti chianu e 'n dà fastidiu alla genti!
Pigliati lu mari e dunami lu cori
e paga p'arrivari, nun c'ha stari uri e uri...
Picchì passi e mi talii malamenti!
pì cu passi e avi milli pinsera!
pì me patri e me matri ca 'n'hannu sei mila!
e pì mmja c'ha pinsari sulu e sempri a scola!

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Il cielo sembra un manto trapuntato di gemme questa sera, come quello viola trapuntato d'argento che avvolge la figura incappucciata. Il passo affrettato è altero, il cappuccio nasconde il viso, i vicoli poco illuminati sono vuoti, brillano dei lumini posti nell'incavo di un albero, la figura di una madonna in quella "ciacca" sta ad indicare che le seguaci di antichi riti hanno voluto rinnovare il loro tributo alla fertilità. Il freddo è ancora pungente sebbene la primavera sia alle porte... Sotto le mura del maniero ormai distrutto c'è un piccolo varco serrato da una solida porta di pietra che non sembra differente dal resto del muraglione. Solo chi ne conosce l'esatta ubicazione può rintracciare il mattone che con una energica pressione fa ruotare sui giunti cardanici quella porzione di pietra arenaria che si richiude subito dopo. La figura si allontana nuovamente, nulla sembra essere cambiato, una mano scarna con le nocchie evidenti, è sbucata dal buio del varco porgendo una piccola pergamena chiusa con un sigillo di ceralacca. Poche parole: «Tutto sarà pronto per il prossimo Sabba» è una angelica e rassicurante voce che da sotto al cappuccio non sembra il sussurro di chi fa qualcosa celandosi. Trecento e un passo fino al suo rifugio, ora senza fretta con la pergamena in grembo, la strada si affaccia sul mare. Un giovane pescatore controlla le sue reti, la pelle bruciata dal sale e dal sole, sembra golosa come una acciuga marinata, le mani robuste che possono afferrarti come un tonno guizzante, le spalle che hanno lottato contro il greco, il libeccio e gli occhi che sono freddi come il maestrale. Un saluto non solo con un gesto del mento, ma con la voce calda del tritone più navigato. Il cuore accelera, ma l'incedere no. Ed ecco che lo sgambetto dell'inferno ti tradisce e stai per caracollare malamente per terra, maledetto sasso, pensi, ma dieci dita ti arpionano e trattengono con la forza dei bicipiti esposti alle stelle d'inverno che il freddo non temono. Il senso di vertigine? La piccola caduta sventata o l'abisso in cui stai per cadere? «Non vi sente questa notte la vostra Signuruzza? - domanda beffardamente il tiratore di sciabbica - Portate i Suoi colori non solo sulle vesti, ma anche sulla pelle che pare impastata con il latte». La ragazza si appoggia ad una catasta di falanghe e il capo si abbassa per sfuggire lo sguardo dell'uomo con la scusa di un legaccio dei calzari fuori posto. Come un sarago con l'esca, affamato guizza ignaro dell'amo, vigoroso il giovane si china per rimettere a posto ciò che la caduta sembrava avere corrotto. Ma quelle mani non si fermano percorrendo la caviglia e il polpaccio asciutto. Giunti i polpastrelli all'incavo polpiteo da questo parte come una vampata di gelo e di caldo che pare la lotta tra lo scirocco e il levante usciti dall'otre del Liparoto, il vento delle mareggiate, e come la spuma morbida riesce a mangiare una spiaggia d'arena i suoi baci partendo dai piedi divorano la preda crudamente al riparo dei legnacci su cui vanno e vengono dal pelago le vecchie barche di legno.

Blog Mangia Post

Avevo lasciato un bel riassuntino, della mia esperienza cabarettistica presso la cattedra di Storia delle Dottrine Politiche, ma purtroppo avido di parole il caro Blogspot ha pensato bene di fagocitarlo. So che non scrivo da molto tempo, ma solo ora sto cominciando a smaltire le 500 pagine che mi sono dovuto "sorbire" su Lutero e la Cloaca...

Quindi parto con l'analisi:
Il lavoro: va bene, un po' di grana in più non farebbe male, ma ci accontentiamo.
Lo studio: opprimente come al solito, però da le sue soddisfazioni.
Le bollette: Pork... oltre 500 euro, meglio non parlarne!
Gli Amici: sempre i soliti, vanno e vengono, ma alla fine potrebbero esserci persino nel momento del bisogno, eh si, stanno dietro la porta a bussare e devi interrompere (chissà se succedeva anche a Lutero).
Campo sentimentale: sembra Messina dopo il terremoto del dicembre 1908.
Xamuel.it : ora faccio la nuova versione, più verde che mai!

4.3.05

Lotte perse in partenza

Nei giorni scorsi pensavo a delle lotte che ho perso in partenza, lotte che noi ragazze ogni tanto caparbiamente ci ostiniamo a combattere. Sono le lotte contro ipotetiche antagoniste che si frappogono tra noi e i nostri "uomini".

Quando stavo con un ragazzo amante del tuning la competizione era tra me e la sua macchina, quando ho acconsentito ad andare anche io ad una fiera dell'automobile (se non puoi battere il nemico alleati con esso) e di coattate del genere, mi sono sentita messa un po' da parte, e finì che dopo quella occasione, senza che io avessi qualcosa da dire, il dolcissimo ragazzo con cui stavo, ebbe a dirmi che non si sentiva di continuare la sua storia con me perché io non avrei mai capito...

Più spesso capita con le partite di calcio, calcetto et similia, e allora aspetti sulle gradinate vuote del campetto per ore ed ore, vedendo giocare tanti pazzi e facendo la figura della scema, perché poensano subito che sei andata per controllare il tuo ragazzo...

Non voglio fare nemmeno menzione dei gran premi e delle partite in televisione, che spesso ci lasciano vedove bianche più di una volta la settimana e lì è meglio evitare proprio la competizione e chiamare un gruppo di amiche e uscire, fregandosene altamente!

Ultimamente mi sono sentita dire che sarò sempre seconda all'arte, questa è un po' più aulica come cosa, ma mi fa girare notevolmente quegli attributi che non ho! Ora non è che stia frequentando un chitarrista formidabile (e qualche amica è passata per questa forca caudina e non ne è uscita bene! So che passerebbe volentieri sulla chitarra del suo ex e forse anche su di lui, con un rullocompressore), o un ballerino che fa tournée o competizioni nazionali, ma un ragazzo che comincia a fare teatro, e già sono in secondo piano...
Poi arrivano le partite di rugby e... puff sparisce!
Ok scendo al terzo posto... ma al peggio non c'è mai fine e ieri notte mentre ero presa dalla malinconia di non averlo sentito completamente per oltre 24 ore, mentre maturavo un dolore alla scapola che non immaginate e che non auguro a nessuno (forse a una si!), questo dolcissimo (ma perché poi devono essere sempre così dolci?!!!) mi augura al telefono la buona notte, e dice che va a nanna, quando prima mi aveva detto che on-line l'attendeva una ragazza per fare una partita ad un GDR!!! Ma ci avete preso per cretine?!
Se non erro Tulipa mi aveva detto che avrebbe volentieri continuato a parlare di cavalleria e di ragazzi, bene il momento mi sembra quello giusto, chissà che dall'alto della sua esperienza non possa illuminarmi!!!!!!!!

«Scusa non ho capito capito vuoi ripetere che cosa avevi da fare, di tanto importante da non potere proprio proprio rimandare? Non mi dire, ti prego, non mi dire che dovevi solo studiare e ti sembra un buon motivo questoper non farti neanche sentire! Si ti ho capito, ti interessa più la scuola e poi del resto chissà come sei brava! Ma scusa tra i vari interessi che hai dimmi che posto mi dai!» era Vasco??? I ruoli si sovvertono!