29.1.05

Il trauma del sabato - Every Bloody Saturday

Ogni sabato comincia in maniera traumatica, perché GG rimane a casa e comincia presto a fare le grandi pulizie, quindi senza la mia solita calma devo procedere alla doccia in maniera rapidissima, quindi con minore cura, per la mia bella barba, ma i capelli...
I capelli no, quelli sono da curare sempre e comunque, rinuncio magari a perdere 5 minuti in più per ammorbidire e rimuovere le pellicine attorno alle unghie che col freddo possono seccarsi e diventare antiestetiche, poi via a studiare, nel modo peggiore, con tutti i rumori attorno.
Mi avvolgo nel tango di Scent of A Woman e sogno atmosfere lontane, nel tempo soprattutto, e torno alle balere di quando ero adolescente, torno ai volti delle ragazze più grandi che accettavano volentieri i miei inviti, torno alla passione che ogni passo e ogni figura esprimeva. Oggi più che un tango figurato ballerei una coreografia sfigurata, visto che sono ancora un poco zoppo, ma sta passando. Stasera cenetta con la fumettista parte seconda.
Riusciranno i nostri eroi...

26.1.05

Comincia la festa

Esbat, il primo dell'anno. Mentre il mondo dorme, fasciate nei loro scialli neri, con le ampie vesti, le donne di quel quartiere escono, lasciando, mariti, figli o fidanzati a casa, si dirigono verso nord, prima, per arrivare fino al muraglione e poi risalgono il greto del torrente. La prima è una anziana con in mano una "corona", ovvero una collana fatta di grani di madreperla infilati in un sottile laccio d'oro antico. Vi pende un grosso cristallo rosso che dopo un po' comincia misteriosamente ad illuminarsi dall'interno. Il castone della pietra sembra essere un occhio con dei raggi che arrivano fin sulla punta della pietra di cui si intravedono otto facce. Questo oggetto oscillando sembra indicare la direzione illuminandosi sempre più. Io sono ben nascosta e nessun fa caso alla mia presenza in questa specie di processione. L'anziana donna si ferma e il grosso cristallo sembra una lampada di un rosso accesissimo. Sento bisbigliare 6 donne, una di queste alza teatralmente al cielo le mani protendendo le braccia, intuisco un siciliano strettissimo, una folata di vento come un vortice parte da questa ed è subito sereno sopra le nostre testa. Le altre cinque vegliarde bagnandosi i polpastrelli del pollice e dell'indice accendono meravigliosamente delle grosse fiaccole e si dispongono in cerchio. Comincia una strana litania, vi partecipano tutte. Ognuna brandisce un coltello, non ne vedo uno uguale all'altro, sono tutti vecchi ferri da cucina o preziosi spadini, ho intravisto coltelli da caccia e a serramanico, qualcuno anche prezioso. Nel girotondo formato dalle 5 vegliarde entra colei che ha guidato la processione, il suo cristallo rosso ora gira pendendo dalla collana, costei si china fino a far toccare terra alla punta del cristallo e un cerchio di luce comincia a formarsi piano come se un sottile bagliore di fiamma provenisse da sotto la terra. Nel frattempo delle ragazze giovani hanno formato un cerchio attorno ad una ragazzina molto esile, scura di capelli e di carnagione. La nenia che tutte cantano racconta di storie lontane nello spazio e nel tempo, ma non c'é spazio e non c'è tempo, la luna per un momento illumina gli occhi della giovinetta che diventa tesa, come ipnotizzata dalla cantilena. Dalla bocca di una canuta matrona (unica nel girotondo delle giovani) comincia ad uscire una nebbia sottile, più densa del fiato che il gelo invernale evidenza. Come un serpente questa sottile ma densa nebbia si attorciglia al corpo della giovinetta. Nessuna sembra avere alcun moto d'incanto o di paura, il corpo immobile della giovinetta viene sollevato da quella lingua di vapore. Il cerchio non si rompe nemmeno quando alta in cielo la piccola dagli occhi di ossidiana plana dentro all'altro cerchio, dentro quello più piccolo che dalla terra ribolle. La litania continua sempre più ossessiva, il ciondolo rosso ora è adagiato sul petto di colei che ne è custode. La luna per un momento sembra diventare rubizza mentre dall'ampia gonna, giù dalla caviglia nuda, al tallone un rivolo rosso lascia cadere la sua prima goccia sulla terra che si addormenta. La litania volge al finire, l'anziana entra nuovamente nel cerchio per sorreggere il corpo e con una danza finale il rito si chiude. Dopo aver bevuto non so quali filtri ci allontaniamo con una allegria nel cuore. Le lascio sfilare tutte, una ad una e mentre una di esse accudisce la piccola neofita sento un dolce commento materno "a ghiessiri cuntenta, ora si fimmina!".

25.1.05

...e meno male che resiste la musica...

E meno male che resiste la musica, nei tuoi sogni di pubblicità, per sedurti serve a poco la lirica, meglio un gingle da pubblicità, e per te amor mio, andrò in onda anch'io...

Domenica sera mi sono trovato con i soliti amici, tra le cavolate di MTV e almeno 5 paia di auricolari tutti collegati a lettori MP3 o CD, poi la grande discussione, la grande voglia di fare un gruppo musicale. Ero parte del cerchio, ma ovviamente sono escluso aprioristicamente. Rotola, che ha una bellissima voce ha esordito dicendo che canterà solo canzoni che riescono a farle venire la pelle d'oca, molti sono rimasti spiazzati, perché un nucleo di persone vorrebbe fare musica metal, Rotola (e io) è più propensa a musica Jazz, Blues, Rock e Pop che trasmettano un sentimento, non importa quale. Ho notato che buona parte, pur non essendo capace, predilige il virtuosismo, la tecnica all'espressività. So che questo mio post sarà ampiamente criticato, ma è quello che penso. Nei giorni scorsi una vecchia conoscenza ha riesumato da non so dove un vecchio nastro con una mia esibizione di qualche anno fa. La voglia di fare musica mi prende in una maniera pazzesca, stamattina ho rifatto un poco di esercizi e poi appena ero abbastanza caldo, mi sono sfogato con un bel pezzo!!! Prova e riprova, passaggio per passaggio, poi il cerone e lo specchio, i vocalizi, su su, fino all'estremo, e poi nuovamente sotto col pezzo, coi respiri al punto giusto, la tensione fluisce via con la voce, gli acuti impennano, calano, vibrano, le labbra si contorcono, il busto eretto, le spalle rilassate, e il viso di quel Canio, il massaggio al diaframma dei polmoni come mantici, e uno e due! Pensa a scandire, quando ogni pezzo è nuovamente a suo posto, in me e nella canzone, dimentico tutto e riparte il sentimento, la voce parte, le mani tremano, il corpo in una convulsione unica e su su fino a quella vocale che svetta sopra il pentagramma col suo accento, lo sprezzo e la vertigine, l'unico punto da cui mi tuffo senza aver paura, l'unico affanno che m'è dolce è per raggiungere quella vetta e poi spiccare il volo, senza temere il vento e il vuoto, un balzo e sei nuovamente tu.
Il trucco è un poco sfatto, sei sudato, tremi e forse hai pianto, non lo sai più, è passata l'estasi della tua droga, il peccato di quei momenti che appena trascorsi sono così lontani, e il cuore si placa e torni triste, sei forse tu un uomo? No tu sei un pagliaccio!

22.1.05

ottava prova mr. blog

Riscrivi una scena di un film scegliendola tra quelle sottoelencate.
Puoi reinterpretare i dialoghi a tuo piacimento, mantenendo fede all'ambientazione e alla "linea guida" della scena.
Gli unici limiti sono:1) utilizzare non più di 2500 caratteri (inclusi gli spazi);2) indicare una colonna sonora che ispiri il tuo genio;3) inserirti in un cameo come un novello Hitchcock nella sceneggiatura che vai scrivendo.n.d.r. Il ruolo cameo è una piccola parte in cui il regista (in questo caso te stesso) impersona passanti o personaggi di sfondo. Per meglio comprendere andare qui.
Scegli tra le scene di questi film:
a) "Ma... ma.... maradò... maradò... maradonna dell' incoroneta!" [L'allenatore nel pallone]
b) "Ti-spiezzo-in-due" [Rocky 4]
c) Scena dei due sulla prua della nave Titanic [Titanic]
d) "Ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi" [Blade Runner]
e) "Noio volevam savoir" o "Veniamo noi con questa mia a dirvi, addirvi una parola..." [Totò, Peppino e la malafemmina]
f) "E' il Signore che vi manda!!" "No, passavamo di qui per caso." [Lo chiamavano trinità]
g) "Quanti siete? Cosa portate? Un fiorino..." [Non ci resta che piangere]
h) "Ahò ! Maccarone, m'hai provocato e io te distruggo!... Adesso maccarone, io me te magno, ahamm !..Sò amerecano io..." [Un Americano a Roma]
i) "Wendy, tesoro, luce della mia vita! Non ti faro' niente." [Shining]
l) Marty:"hey Doc dove siamo?" Doc:"ragazzo la domanda esatta è: quando siamo!" [Ritorno al futuro]
m) Mandrake: "A Poma', c'hai 'na faccia...!" Pomata: "Sì, se ce n'avevo due già stavo all'università... sotto spirito!" [Febbre da cavallo]
n) "La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita!" [Forrest Gump]
o) "Non me ne frega un beneamato ca**o di quello che sai o non sai. Tanto ti torturo ugualmente e non per vere informazioni. E' che mi diverto a torturare uno sbirro" [Le iene]

Scelgo la traccia "L"
---Svolgimento---
I due escono dalla Delorin e si dirigono in paese... Questi arrivano nella strada principale mentre passa un tizio robusto con trench e cappello Borsalino nella cui fascia è inserito un bigliettino con la scritta "Press" nera e marcata, con lui un fotografo. Tutti sono in fibrillazione per l'annuale ballo scolastico e il giornalista della città VinSaint, la notte del fulmine sull'orologio si trova proprio in quella strada quando vede partire e sparire la macchina, parla con il giovane professore che gli racconta tutta la sua vita e le sue scoperte, fino ad rivelargli (all'ultima pinta di birra) che esiste una macchina per muoversi nel tempo. Il giornalista mantiene il segreto.
Non c'è molto da riscrivere in questo film che forse è l'unico che ho visto di tutti quelli che avete citato nella lista!!!
Colonna sonora: "The invisible man" dei Queen


Settima prova mr. blog

Scrivi una storia che abbia per (s)oggetto principale oltre a te stesso una (e una sola) tra le seguenti cose:
-la lampada al neon-la matita-la carota-la bacchetta magica-l'antenna delle auto-lo spazzolino da denti
La storia dovrà avere un suo titolo, una struttura principale fissa e tre finali diversi:
1) lieto fine 2) fine tragico 3) fine comico
Il totale delle parole deve essere compreso tra 300 e 800.

Ero in terza media quando cambiarono la professoressa di disegno, ricordo che era una donna strana, piccola e secca come l'uva passa appena tolta dalla confezione. Ricordo che parlava sempre a voce troppo alta, e che raccontava cose improponibili sulla vita di una sua amica, che quando erano giovani aveva vissuto in Francia. Era il suo modo di catturare la nostra attenzione, e forse per questo era meglio della precedente che pochi ricordano. Sassuffì, così la chiamavamo spesso si arrabbiava, ma troppa confidenza era nata proprio per le storie che raccontava, storie di cruda sesualità che accendono la mente dei tredicenni del sud...
Ricordo che quando spiegava storia dell'arte io scarabocchiavo quello che immaginavo ci avrebbe chiesto di disegnare con la mia matita dal tratto grasso come di carbone. Quando lasciava un disegno io avevo già completato di fare i miei pessimi chiaroscuri. La mativa andava consumandosi di settimana in settimana e durante le sue ore cominciavo a scrivere poesie alla cugina di Carmen che avrei incontrato magari nelle vacanze dei morti. Speso la professoresse entrava in contrasto con i miei compagni un po' più sbacconi e una volta quando vide che stavo scrivendo mi prese il quaderno e cominciò a leggere ad alta voce una poesia che sosteneva fosse ispirata a lei! Ma che presuntuosa, protestai cortesemente e ricevetti un buffettino sulla testa in risposta. Al gesto tanto scortese, la mia voce che mai era echeggiata forte in quella scuola divenne più forte della sirena dei vigili del fuoco tant'è che la preside accorse trafelata in classe per vedere cosa stesse succedendo.

Lieto fine, non venni sospeso, né ammonito, per la mia sempre ottima condotta.
Finale tragico, la professoressa venne richiamata nella sala professori e dovette sorbirsi una remanzina di 2 ore prima dalla preside e poi dalla mia amatissima prof d'italiano.
Finale comico, con la prof di disegno siamo diventati amici e quando ci vediamo, se non riesco a svicolare attacca bottone per ore ed ore, ma le voglio bene così, perché siamo buffi tutti e due, il gigante e la formichina all'angolo della strada a parlare, parlare, parlare...

La matita la conservo ancora, quell'anno cominciai a cimentarmi con le tempere, perché con il chiaroscuro sono sempre stato un pasticcione, ora la guardo, non ne dico la marca, ma è gialla e marrone, sempre nella mia latta delle penne.

19.1.05

Aggiornamenti

La cosa più "camurriusa" (ovvero seccante) da fare sui computer sono i cosiddetti "up grade" che in italiano non sono altro che gli aggiornamenti. Per fare un cosa sulla mia piccola rete domestica ci impiego due giorni e questo non significa che io sia riuscito a fare una decente pulitura dei dischi, giusto una passata di antivirus ultimagenerazione, togliere i fogliettini della pubblicità (che esistono nei computers come sui parabrezza delle macchine e sono più fastidiosi!)...
Morale della favola, ieri sera ero così cotto che alle 21.30 già dormivo, dunque sono passato di quà e ho spento tutto. Stop ai Download, peggio della bionda su ri uno che direbbe stop alle telefonate (magari per il ristorante). A sproposito, quale delle due molestatrici televisive hanno fatto fuori al ristorante ieri sera? Ora guardo. Il sito del ristorante a quest'ora non è ancora aggiornato. Virgilio non dice nulla. Clarence (non ci andavo da secoli) ovviamente non ne parla. Niente gli pseudo reality non affascinano internet, e forse è meglio così. Probabilmente io che non sono un addicted, ovvero un seguace di queste saghe (ho sbagliato la prima vocale???) epiche non so nemmeno dove cercare. Intanto devo cominciare a configurare il mio finesettimana, sicuro che sabato sera prendo una pizza con la mia amica fumettista, per il resto si vedrà!

16.1.05

Diva Matrix

Come sto passando il fine settimana? Tra donne e baldorie, penserete voi, dopo l'intensa settimana di studio e lavoro, e invece no! Sto facendo una traduzione dall'inglese per una ragazza di lettere, sto traducendo un pezzo che tratta di oggetti Uteromorfi o Fallici, della deificazione degli organi sessuali, dei rapporti antropologico-culturali, dei miti ad essi legati eccetera...

Ieri ho avuto anche la palpebra ballerina, un tic dovuto a incazzature tremende sul lavoro, e poi chissà!

Prima di uscire ho visto un pezo di ballando con le stelle, e sono rimasto schifato, mi sono risollevato però, perché sotto casa ho trovato i superciccini che mi aspettavano seduti sulla panchina, non me li aspettavo, però che dolci...

Narses è costretto a letto.
Ishatbull teorizza che Dio guarda "Star Trek" e io devo ribattere che forse è tra i produttori.
La serata è stata tipicamente on the road, non sono sceso completamente dalla macchina, è stato tipo un salotto mondano fino alle 2 di notte, e pensate che quello che ho scritto qua sopra è una specie di incipit di quello che si è potuto dire! La trasmissione radiofonica che ho pensato potrebbe essere veramente registrata in macchina, e sarebbe forse tipo "Milano-Roma", poco conosciuta trasmissione in cui si sono alternati sui sedili di una grossa monovolume coppie come "Platinette-Moira Orfei" (e tutti si sono chiesti chi fosse la drag!), poi politici, comici, presentatori e mi sa che hanno messo anche un religioso con una pornostar! Ecco la trasmissione potrebbe essere Messina-Catania, senza tagli però, tutta in presa diretta. Ovviamente un duetto con Allure lo farei, lasciando Ishatbull con Cristina D'Avena, Narses con Buttiglione, Rotola con Carmen Consoli, Gianluca con Franco Battiato, Eva Hengers con Ludovico et similia, sarebbe troppo lungo l'elenco!!!

13.1.05

Sesta Prova Mister Blog

*** Tema ***
1) Scrivi un post di disaccordo o di stima nei confronti di un concorrente di mister blog (la scelta deve cadere preferibilmente su un concorrente che stimi o non stimi, ancora in gara) MAX 300 PAROLE
2) Scrivi poi un post di disaccordo o di stima nei confronti di una giurata di mister blog MAX 300 PAROLE3) Aggiungi un'immagine (creata da te o recuperata in internet) per raffigurare il concorrente e la giurata, come li immagini, vorresti o temi che siano.

*** Svolgimento ***

Vagando per il web sono entrato nella stanza 101 e scorrendo un poco i post subito mi è balzato agli occhi un testo che mi permetto di riportare:

Cerca di non preoccuparti
cerca di non pensare ai problemi che ti assillano
Non vedi che va tutto bene?
(già, è tutto a posto)

E voglio che stanotte tu faccia sogni d’oro.
Stanotte il mondo può girare senza te
Se ci impegniamo ce la caveremo
Quindi stasera dimenticati di noi.

Dormi e io ti placherò
Ti calmerò e ti cospargerò di unguenti
Allora sentirai che tutto va bene
(si, è tutto a posto)

Chiudi gli occhi e rilassati
E stanotte non pensare a nulla


Sono decisamente troppi coloro che usano citazioni su internet senza riferire la fonte, questo comportamento è veramente inverecondo perché se è vero che esistono delle leggi sui diritti d'autore a cui generalmente pochi fanno caso, sarebbe almeno buona creanza riferire l'autore di una citazione. Le frasi sopra riportate ad esempio sono la libera traduzione di "Everything is allright" cantata da Maddalena in Jesus Christ Superstar, una delle più belle ninna nanne scritte assieme a Summertime che apre un'altro musical "Porgy and Bess" di Gershwin.

segue...

gentile presidentessa delle giuria

sono veramente turbato da alcune delle prove a cui sono stati sottoposti i concorrenti di mister blog e mi sono infatti premurato di non partecipare al concorso e alle prove che avrebbero messo seriamente in difficoltà il mio già precario sistema nervoso.
Lo scopo di queste prove sarebbe quello di far emergere la personalità dei concorrenti impiegandoli in un serio esercizio espressivo e di introspezione, spesso però queste operazioni senza la guida di uno psico terapeuta pervengono a risultati devastanti per coloro che affrontano il proprio subconscio illuminati dalla lattiginosa luce di uno schermo.
La prego per le successive prove di tenere conto che le personalità forti o deboli che siano devono essere rispettate.
Nella speranza di un suo cortese riscontro le inoltro i miei più cordiali attestati di stima

Vin Saint

ed ecco come li immagino io

La foto è tratta da una rappresentazione di JCS e al centro con la parrucca rossa c'è il re Erode. Questa foto mi ha fatto pensare che possa essere in realtà Robespierre, l'autore di Stanza101




Ecco come temo possa apparire la presidentessa della giuria (presa visione di molti concorrenti!!!)

12.1.05

TV che schifo!!!

Questa sera i palinsesti televisivi sono aberranti, per curiosità deontologica dopo un rantolante zapping approdo su La7 e trovo 5 omosessuali che tentano di insegnare le buone maniere ad un etro psudo figaccione (con capello lungo a copertura di calvizie avanzata). Evito il commento perché è triste che i trentenni di oggi, e le generazioni più giovani, non conoscano minimamente le normali regole di igiene, di sopravvivenza da single e di abbigliamento classico. Ho visto troppo poco della trasmissione, fortunatamente.
Subito dopo una trasmissione con un divano, nell'acquario romano, per una decina di minuti si sono susseguite coppie di personaggi più o meno famosi, che avevano un tema. Ogni coppia ha improvvisato come ha potuto, gli interventi del pubblico e così via discorrendo, farei una cosa del genere in radio, ci sarebbe veramente da ridere, perché sulla jonica il movimento di gente buffa è straordinario. Una cosa tipo a tu per tu... domattina chiamo per vedere cosa ne esce, se il format interessa. Potrei fare una blog variante e chiamare Allure. Mettere assieme Silka e Divina. Mettere a confronto Narses e Zeruno, passando per Bebbehappyboy vs Ciri e la rompina GG vs il ministro Sirchia. Uhmmm ora ci provo vediamo un po'!

9.1.05

A letto con Çois


Sono stata presa da un raptus, è già questa descrizione vacilla di significato, perché raptus la dice già lunga sull'essere presa, rapita appunto. Ho indossato una tuta nera, un paio di Zebre e ho legato i capelli. Sono arrivata in quel di @ ovviamente nessuno in paese tranne che nella solita piazzetta al centro, non so perché ma mi sono diretta all'interno della sala biliardi, so cosa ci trovo, i soliti fighetti finto sofisticati di paese che sembrano usciti da un'anteprima di Dolce & Gabbana dopo che sono stati alla fiera del peggior quartiere di Palermo...Eppure no, c'era un gruppetto, a dire il vero molto esiguo di ragazzi abbastanza incantucciati, e vivaddio diversi dalla massa, io li definirei regolari, ma ovviamente sarebbe il mio punto di vista. Felpa & jaens per i ragazzi e le ragazze, sicuramente del luogo, vistosamente vestite di poco e di scuro. Li studio a distanza, prima parlo con Ortenzia, mia vecchia compagna di cattiverie, se solo fosse strega, sarebbe capace di...Capisce che sono interessata al gruppetto di "Outers" e comincia a parlarmi del Goblin, secco secco e allampanato, molto suscettibile e permaloso, fondamente immaturo; sorvola su Angel, attualmente sta con la cugina di Ortenzia e non vuole metterci bocca, si lascia sfuggire solo il commento sulla pseudo-libertà che ricerca per fuggire da una madre bigotta, ma assente; Çois è il più particolare di tutti, e infatti lo lascia per ultimo, sorvolo sulla descrizione fisica che potrei fare e sul commento di Ortenzia che punta più sulle sue debolezze nascoste, e penso tra me e me un classico "perché no?!" che è sempre preludio a qualcosa di pericoloso. La Della Valle capisce che deve introdurmi in qualche modo allora fa un saluto proprio a Çois che si avvicina. La percezione che ho è limpidissima, sebbene in quell'ambiente ci sia qualcuna che gli interessa molto più di noi, nella sua testa il vortice del perché no rimbalza tra Ortenzia e me.
Si salutano affettuosamente e vengo introdotta come la "figlia" di TBO. La guardo come per la serie, a tanto non eravamo mai arrivate, ad @ le opinioni su TBO sono tanto belle quanto diametralmente opposte ed eravamo proprio nel posto in cui il mio caro amico mette difficilmente piede, da almeno 4 anni, credo. L'espressione di approvazione trapela dal viso di Çois: "allora sei ancora più benvenuta, qual buon Vento?". Nel suo modo di pensare/parlare si capiscono anche le maiuscole e questo mi ha incuriosito ancora di più... Scambiamo un poco di frottole, capisco che in condizioni normali io non ci starei in quel posto, troppi occhi mi fissano come Straniera, e troppe menti mi giudicano come Outer, cosa che nella norma mi piace, ma sono in un sotterraneo che sembra tanto la tana di una tribù di esseri che camminano sul proprio ventre. Usciamo alla luce della sottile falce che unica fonte di luce assieme alle lontane stelle ci indica il cammino sul lungomare silenzioso e dal fascino decadente. Fumiamo una sigaretta, osservo i suoi movimenti, osservo le sue mani curate, anche troppo, come il suo corpo che per la sua cultura è un tempio, per la mia una prigione, ma più che le menti parlano questa notte i nostri corpi sotto la Luna e non sono solo io a rivolgere lo sguardo verso il cielo e sospirare, sento nella sua mente delle rime baciate. Ed il raptus torna a rapirmi, forse la paura che finisca una sequenza di terzine, interrompo il suo flusso di parole non dette con il suggello delle mie labbra sulle sue. Proviamo entrambe una certa soddisfazione e una certa paura. Sebbene il suo covo sarebbe più a portata di mano preferisco giocare in casa e lo porto da me. Voglio stupirlo con qualche effetto speciale. Già la villa in cui vivo per lui è il segno che non sono una ragazza comune. Non so perché ma gli devo mille rassicurazioni sul fatto che non saremo disturbati da nessuno. Entriamo e mi afferra, mi bacia appassionatamente. Siamo ancora al buio e sento il freddo della parete sulle mie spalle che vi premono sopra. Potrei allungare la mano e premere l'interruttore ma preferisco appena scosta le sue labbra soffiare verso una candela per accenderla. Molla la presa e indietreggia ma è più stupito e compiaciuto che impaurito. "Ma lo sai che non puoi fare così!" esclama. Lo prendo per mano e lo porto nella mia camera. Accendo le candele e gli chiedo di fare altrettanto con un paio di stecche d'incenso, sorride e mi dice che lui però userà l'accendino. Mi avvicino da dietro mentre armeggia con i bastoncini e infilo le mani sotto la maglietta, ha un corpo oltremodo sodo, forse anche rigido.
Prima che i nostri corpi quasi nudi si posino sul letto accendo la musica.

Potrei solo narrarvi i percorsi che le nostre dita hanno tracciato per una notte fatta di baci e di frasi non dette, ma interrotte da altri baci.
Nient'altro, fino al sorgere del sole beffardo di questa domenica di gennaio.

Colonna sonora:

***Per il viaggio d'andata***
Zero e Berté - In alto Mare
Zucchero - Il grande Baboomba
Grece Jones - La vie en Rose
***A casa***
Ella Fitzgerald - Fever
Diana Krall - Fever
da Moulin rouge - Il Tango di Roxanne
Matia Bazar - Per un ora d'amore
Hendrix e Joplin - Summertime
Grace Jones - I've seen that face before (Libertango)...

5.1.05

Sciuntuniare

Sciuntuniare: (verbo) Girovagare senza sosta e senza meta.
Questo verbo confesso non lo conoscevo, mi è stato tramandato dalla mia più cara amica, che mi racconta sembre un aneddoto carinissimo su come l'apostrofava sua madre, quando era solita passare molto tempo fuori casa. La sua etimologia al momento mi è ignota, ma devo indagare meglio. Stamattina mi è balzato in mente quando ho ricevuto la chiamata di un possibile collaboratore che doveva presentarsi in ufficio per un colloquio di lavoro. L'appuntamento saltava perché... ovviamente perché lui ha sciuntuniato fino a mezzanotte e stamattina non si è alzato per prendere i mezzi. Mi è rimbalzato qualche istante fa quando cercavo il mio socio e mi è stato riferito che ancora dormiva, sicuramente anche ui ha sciuntuniato una notte intera. Per quel che mi riguarda lo sciuntuniare normalmente mi tiene più sveglio dell'uscita classica in cui ci si ferma in un posto e si sta a giocare o comunque si permane per qualche motivo.

4.1.05

Si Viaggiare

Mi sembra ieri quando scrivevo le mie prime lettere alle
amichette lontane, proprio poco fa parlavo con Narses, di
viaggi e delle lontane città italiche, dei viaggi, del
farsi ospitare dagli amici e dei giri che ero consueto
fare anche ogni 15 giorni. Per cultura, per politica, per
amore, per lavoro ogni scusa era buona per montare su di
un treno, un autobus o un'aereo, ma perché no su di una
diligenza e via per un'altra avventura. Voglio tornare a
viaggiare, quest'anno se Dio me ne concederà la grazia e
se avrò nuovamente la disponibilità economica riprenderò a
viaggiare. Mi manca Palermo come l'Umbria, solo che il
fronte palermitano come quello umbro sono radicalmente
cambiati. Nella Capitale del Regno non c'è più l'allegro
compagno che si mette a cantare l'opera in tedesco per
strada, e a lu centru di lu mundu non so se mi sentirei a
casa come un tempo, il bando è per gothamcity, come l'ha
chiamata ieri zio Gigi, proprio sul trentottesimo
parallelo nord, mentre si parlava di una lontana amica
partita per conquistare la città, finendo tra le braccia
di un altro meridionale! Gotham, quante avventure anche
là, ma perché no la Caput Mundi, Roma, che non vedo da
marzo dello scorso anno e che mi ricorda che sono un uomo
fedele pur con la tentazione a portata di mano, che mi
ricorda se vado ancora indietro nel tempo, che so
innamorarmi di un cielo pieno di stelle che si riflette
negli occhi di chi mi conduce fuori porta per una nottata
che mi sarà difficile dimenticare e che ahimé non potrei
certo narrare ai miei nipoti. Voglia di viaggiare,
stavolta, perché non ho più da chi fuggire o verso chi
fuggire. Gli amici lontani non li frequento da un pezzo, e
inserirmi nel giro sarebbe forse difficile, non conoscendo
più nemmeno mezzo pettegolezzo e senza credenziali. Si ero
uno che viaggiava con un cospicuo pacchetto di
credenziali, oggi no, vorrei viaggiare come VinSaint e
basta, dire che ho un fondaco spesso zeppo di gente e che
servo cioccolata calda con menta o con liquori che
provengono da regioni dai nomi esotici. Vorrei sapere
suonare la chitarra, ma per questo potrebbe esserci
Narses, io farei una diversa prova in intrattenere, magari
come una volta con Giorgia (si, quella!) nel ventre della
Lupa, senza che nessuno ci riconoscesse. Vorrei prendere e
andare a trovare un abbraccio, ma non so nemmeno dove
cercarlo. Al momento mi si spalancherebbero poche braccia
forse un paio solo, ma la storia è di quelle che si
configurano impossibili e non ho ancora ritrovato la forza
di lottare, figuratevi se quella di reagire agli "occhi di
Murano" che mi si presentano come iridescenti cristalli
nel pallore di una luna che non mi è amica ma che mi ha
illuso di essere amante. Non so abbandonarmi alla passione
senza il sentimento e non reggerei un'ennesima illusione
in questo momento. Che lagna che sono... Intanto devo
progettare una fuitina lavorativa per Catania, presentarmi
come si deve al mio nuovo caposervizio, ma sarei con
genitori a carico e mi scoccia solo il pensiero, io
viaggio da solo, o con compagni di ventura!!!

Replica dell'Omone

Cara Sylka,
posto che non era come pensavi tu e lo dico pubblicamente la lettera era per un'altra amica, oggi ti ho solo detto che sono un poco stanco e che ho avuto un calo alla vista, sai che sto studiando, e sono tra Lutero e Calvino non tra l'utero e una mutanda Calvin Klain!!! :P
Non sto macchinando nulla, anche perché il novanta percento di quello che sto scrivendo lo posso solo immaginare e spero di non fare refusi, oggi non ho la facoltà di volgere lo sguardo al monitor quindi quello che esce, esce! E' forse la prima volta che ti dico che ho gli occhi appesantiti? Hai cominciato a fare come faceva tua sorella, nei tempi in cui studiavamo come pazzi tutte le notti e al pomeriggio già non ci capivamo un'emerita cippa di quello che avevamo fatto durante la mattinata? Erano i tempi del Seguenza, quando si dormiva poco o nulla, quando non prendevo caffé e passavo dal bagno prima di entrare in classe per togliere gli strati di fondotinta che mi lasciavano i saluti a destra e manca fatti davanti al portone di vetro interno. Sono passati dieci anni, lei ormai è all'estero che insegna e io quà a vagabondare nella rete di cui sono un umile artigiano. Certo se diventassi un famoso webdesigner lancerei la mia griffe come M.lle Cocò rompendo con i canoni borghesi e standard partoriti dal grigio onanismo incrociato di Ingegneri e Burocrati che vorrebbero la rete rigida come un corpetto con le stecche di ferro o d'osso.
Ora mi sono annoiato quindi vada come vada mi disconnetto e riprendo il mio cammino attraverso la Riforma e la Controriforma...

Oggi l'Omone mi fa preoccupare, so che ha ricominciato a studiare sin da ieri, ma che ha qualche problema alla vista, ho anche provato a buttarla sul comico, ma ho avvertito una certa stanchezza in quello che mi diceva, tra un frizzo è un lazzo. Nel frattempo sta preparando qualcosa di grosso, lo so perché se è calmo calmo che studia sotto la cenere cova il fuoco...